I medici fiscali verranno iscritti alla Gestione dei medici di medicina generale dell’Enpam, quando la Fondazione riceverà la comunicazione formale dell’entrata in vigore dell’Accordo
Medici fiscali nella medicina convenzionata. Il percorso. Com’è noto, il servizio medico legale, sulla base del decreto legislativo n. 75 del 25 maggio 2017, è stato accentrato presso un’unica struttura amministrativa Inps, il cosiddetto Polo Unico per le visite fiscali. Parliamo di quei medici che svolgono l’attività domiciliare di verifica delle condizioni di malattia dei lavoratori dipendenti, che finora erano pagati dall’Istituto in funzione del lavoro svolto, senza alcuna stabilizzazione del rapporto, di natura totalmente autonoma.
Il 30 luglio 2020 è stata siglata una preintesa fra la maggioranza dei sindacati di categoria e l’Istituto per il passaggio degli interessati ad un rapporto stabile di natura convenzionale. Il 22 dicembre 2021 è stata siglata l’ipotesi di Accordo Collettivo Nazionale per la medicina fiscale convenzionata Inps, fra l’Istituto e le Organizzazioni Sindacali rappresentative dei medici fiscali. I medici fiscali verranno quindi iscritti alla Gestione dei medici di medicina generale dell’Enpam, quando la Fondazione riceverà la comunicazione formale dell’entrata in vigore dell’Accordo.
Come funziona l’accordo sotto il profilo previdenziale. L’art. 23 dell’ACN prevede:
Medici convenzionati esterni Inps. Commissioni invalidità civile. Il 22 dicembre 2021 è stata siglata anche l’Ipotesi di Accordo Collettivo Nazionale tra l’Inps e le organizzazioni sindacali di categoria maggiormente rappresentative a livello nazionale, per la diversa categoria dei medici che dovranno assicurare il presidio delle funzioni relative all’invalidità civile ed alle attività medico-legali in materia previdenziale e assistenziale affidate all’Inps. Per capirci, si tratta principalmente di quei professionisti che compongono le varie commissioni per l’accertamento dell’invalidità. In effetti, l’art. 1, comma 458, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, prevede appunto la stipula di convenzioni per il conferimento di incarichi di 35 ore settimanali ad un numero di medici non superiore a 820 unità all’anno.
Questa categoria potrà anch’essa essere iscritta al Fondo della medicina convenzionata ed accreditata dell’Enpam, ma alla diversa Gestione degli Specialisti esterni, come indicato all’articolo 26 della pre-intesa. Il versamento contributivo, e la conseguente copertura, dovrebbero essere sovrapponibili a quelli previsti per la categoria gemella dei medici fiscali. Dall’ingresso di queste risorse fresche, l’Enpam si attende una ripresa della gestione degli specialisti esterni, da tempo in grave disavanzo, già in qualche modo però rianimata dalla contribuzione a carico delle società di capitali. Per converso, come accennato, sembra tuttavia probabile un sistema di calcolo previdenziale analogo a quello dei medici di medicina generale, per instaurare con i nuovi iscritti un rapporto positivo che possa in prospettiva aumentare la platea della gestione. Sui tempi dell’attivazione delle due nuove coperture, si possono prevedere tempi abbastanza stretti per i medici fiscali; qualche mese in più per i medici delle commissioni.
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